Il ghiacciaio del Basodino, il più voluminoso del Ticino, ha uno spessore medio di ca.25m (2006). Recentemente, la diminuzione annua è stata di ca. 1m, il calcolo della data della sua sparizione è presto fatto…

Fonte des Glaciers

Ghiacciaio
del Basodino

Vadrecc
di Bresciana

Ghiacciaio
del Cavagnöö

Ghiacciaio
del
Corno

Ghiacciaio
Grande
di Croslina

Ghiacciaio
del Gries

Ghiacciaio
di Lucendro

Ghiacciaio
di Val Torta

Definizione:
Il ghiacciaio è una massa di ghiaccio formata con il metamorfismo della neve accumulatasi nel corso degli anni sopra una certa quota, che ha resistito a più periodi di fusione (estati), contenente inclusioni di gas (essenzialmente bolle d’aria), sostanze organiche (pollini, frammenti vegetali, insetti) e inorganiche (polveri, fuliggine, inquinanti) e detriti rocciosi (morene) e che defluisce dalla zona di accumulo alla zona di fusione. In condizioni climatiche stabili, il ghiacciaio tende a mantenere la propria forma geometrica e la sua dimensione.

Situazione attuale
Tra il 1973 e il 1985 la superficie dei ghiacciai svizzeri é restata praticamente invariata, mentre dal 1985 al 2000 essa si é ridotta del 18%. Dal 1850 al 2005 I ghiacciai hanno subito una diminuzione della lunghezza di ca.1/3 in Svizzera e di ca.2/3 in Ticino; una riduzione della superficie di ca.2/5 in Svizzera e di ca. 3/5 in Ticino; una riduzione del volume di ca.3/5 in Svizzera e 3/4 in Ticino. In totale, tra il 2000 e il 2014 i ghiacciai alpini hanno perso 22 chilometri cubi di ghiaccio.
Gran parte della comunità scientifica concorda che il riscaldamento globale sia perlopiù imputabile agli effetti delle attività umane e direttamente correlabile all’aumento della concentrazione di biossido di carbonio e altri gas ad effetto serra nell’atmosfera. Se non vi sarà un cambiamento sensibile del regime meteorologico, con estati meno calde e/o precipitazioni invernali decisamente più consistenti, e facendo un’estrapolazione lineare delle condizioni degli anni, in generale per i ghiacciai ticinesi si prospetta così un’esistenza di uno o due decenni.
Il ghiacciaio del Basodino, il più voluminoso del Ticino, ha uno spessore medio di ca.25m (2006). Recentemente, la diminuzione annua è stata di ca. 1m, il calcolo della data della sua sparizione è presto fatto…

Conseguenze
Là dove si ritirano i ghiacciai, vi è un accresciuto rischio di disastri naturali quali inondazioni, colate detritiche e frane. I laghi che si formano all’interno di un ghiacciaio rischiano di riversarsi improvvisamente a valle, spazzando via villaggi e infrastrutture.. Se le barriere crollano, un’onda di piena e di detriti rischia di riversarsi a valle. Nel ghiacciaio inferiore del Grindelwald, ad esempio, è stata scavata una galleria di sfogo del costo di 15 milioni di franchi per consentire un deflusso controllato. Nel caso della frana di Bondo dell’anno scorso, il ghiacciaio ha avuto un ruolo non irrilevante.
La Svizzera continuerà a disporre di acqua a sufficienza. Bisognerà però gestire diversamente le precipitazioni che da nevose saranno sempre più liquide, per evitare i conflitti per l’acqua, sottolinea Paolo Burlando, professore di idrologia e di gestione delle risorse idriche al Politecnico federale di Zurigo.
I ghiacciai svolgono il ruolo di tampone nell’apporto di acqua nei periodi caldi e secchi dell’anno. L’acqua del bacino del Gries, situato a 2387 mslm, viene utilizzata 4 volte in una serie di centrali a catena (Altstafel, Bavona, Cavergno e Verbano) prima di entrare nel Lago Maggiore. L’acqua del Ghiacciaio del Gries produce mediamente il 7% dell’energia prodotta annualmente dall’OFIMA. Il Ghiacciaio del Basodino con il suo volume di ca 40 milioni di m3 rappresenta ca 2 mesi acqua turbinata a Robiei. Nelle zone liberate dal ghiaccio, la creazione di nuovi bacini di accumulo multiuso in montagna, sarà essenziale per offrire nuove opportunità per la produzione idroelettrica e l’agricoltura.
In Europa, in regioni situate a centinaia di chilometri dalle Alpi svizzere. A causa del minor apporto dello scioglimento della neve e dei ghiacciai, la portata dei grandi fiumi europei Rodano, Reno, Danubio e Po potrebbe sensibilmente diminuire in estate. Un calo del livello di fiumi e laghi che renderà più difficile la navigazione e il trasporto di merci da e verso la Svizzera.
I ghiacciai e le tracce da loro lasciate sul territorio sono preziosi indicatori in quanto permettono una ricostruzione indiretta delle condizioni climatiche globali anche per centinaia di migliaia di anni (per esempio con le analisi chimiche delle calotte glaciali della Groenlandia) o delle condizioni locali per molte centinaia di anni (per esempio nelle Alpi,determinando l’età delle morene).
Oltre ai rischi e ai pericoli la completa fusione dei ghiacciai rappresenterà la perdita di una parte della storia del territorio e di un bene naturale che non è altro che una triste conseguenza dell’impatto umano sull’ambiente.una parte della storia del territorio e di un bene naturale che non è altro che una triste conseguenza dell’impatto umano sull’ambiente.


Ghiacciaio del Basodino



Variazione Lunghezza
1899-2020  -756m
2019-2020  -19m

Superfice  1.82km2



Bilancio Massa
1991-20211  -20'132m
2020-2021  -439m


Vadrecc di Bresciana



Variazione Lunghezza
1896-2020  -1037m
2019-2020  -11m

Superfice  0.48km2



Bilancio Massa
-


Ghiacciaio del Cavagnöö



Variazione Lunghezza
1893-2020  -945m
2019-2020  -17m

Superfice  0.48km2



Bilancio Massa
-


Ghiacciaio del Corno



Variazione Lunghezza
1893-2020  -184m
2019-2020  -6m

Superfice  0.11km2



Bilancio Massa
-


Ghiacciaio Grande di Croslina

Variazione Lunghezza
1989-2020  -91m
2019-2020  0m

Superfice  0.12km2



Bilancio Massa
-


Ghiacciaio del Gries



Variazione Lunghezza
1847-2020  -3104m
2019-2020  -30m

Superfice  4.8km2



Bilancio Massa
1961-20211  -46'866m
2020-2021  -892m


Ghiacciaio di Lucendro



Variazione Lunghezza
1895-1911  -156m
1909-1911  -65m

Superfice  0.47km2



Bilancio Massa
-


Ghiacciaio di Val Torta



Variazione Lunghezza
1970-2011.  -105m
2009-2011  -44m

Superfice  0.23km2



Bilancio Massa
-

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